Cohousing e Mutui!
In questo recente articolo del Giorno ( edizione locale di Milano, che potete leggere cliccando qui o sull'immagine qui sotto potete scoprire le insidie che si possono sviluppare se si parte per la realizzazione di un cohousing affidandoci alla vecchia finanza, quella che dovrebbe garantire i clienti, ma che sempre più spesso tutela solo se stessa.
Perchè la realizzazione del progetto, che poteva sembrare molto redditizio, si è invece dimostrata una esperienza speculativa e fallimentare per chi ha comprato le opzioni degli immobili?
Quando una banca attiva un mutuo che comprende anche la copertura delle spese di ristrutturazione deve operare sicuramente una verifica del valore iniziale dell'immobile , una stima dei costi di ristrutturazione, valutare gli imprevisti e comprendere la redditività dell'investimento. Evidentemente progettista - valutatori - banche non hanno considerato tutti i fattori economici correttamente e hanno voluto offrire sottocosto l'opportunità di acquistare gli appartamenti e le parti comuni a prezzi inferiori rispetto a quelli che si sono dimostrati reali. Se avessimo sostituito alla banca il trustee gestore del trust immobiliare tokenizzato come sarebbe potuto svolgersi l'iter di finanziamento e attivazione del progetto?
La valutazione iniziale sarebbe stata sottoposta a dew diligence e controlli incrociati e non avremmo avuto problemi a definire il vero investimento necessario e a valutare la rendita attesa.
L'immobile sarebbe stato immediatamente conferito in trust dalla proprietà che avrebbe ottenuto i token di fase uno corrispondenti al valore di acquisto dell'immobile. con il vincolo di poterli metter in vendita solo a progetto concluso e messa a reddito dell'immobile attivata.
Chiunque avrebbe potuto acquistare i token che si poteva permettere senza indebitarsi, e avrebbe potuto prenotarsi per l'utilizzo dell'immobile oppure sapere che quei token gli avrebbero procurato un reddito ad attivazione immobile. Chi acquista immobili sulla carta li compra ad un prezzo più basso perchè si coprono i rischi dell'imprenditore e il fatto che il capitale è immobilizzato fino a che l'immobile non inizia a produrre il reddito previsto.
Giunto a compimento il progetto e appartamenti e parti comuni vivibili, oltre che essere abitato dai titolari del diritto d'uso che andranno a pagare le rendite ai token si sarebbe aperto il mercato 2.0 dei token indifferenziati ( cumulativi di tutti gli immobili del trust) dove gli stessi token sono utilizzabili come moneta per acquistare qualsiasi cosa oltre a fornire una rendita automatica generata dagli utilizzatori.
Il beneficio attraverso la tokenizzazione è evidente. SI possono acquistare i token nella fase di attivazione a prezzi più convenienti aiutando gli altri a realizzare le loro abitazioni e assicurandosi per la propria a progetto attivato un numero di token sufficiente a coprire anche più della propria proprietà di fatto sull'immobile. Non ci si impegna a debito e si ha controllo totale sulla gestione della proprietà gestita con contratti automatizzati in ogni sua fase di realizzazione.